Il canottaggio è un esercizio per tutto il corpo che richiede uno sforzo muscolare su gambe, glutei, zona lombare, parte superiore della schiena, spalle, braccia e addome. Si tratta di un tipo di esercizio molto efficace perché fa lavorare contemporaneamente un gran numero di muscoli, consentendo così un allenamento completo in un periodo relativamente breve.

 

Inoltre, mentre si rema, il consumo calorico è molto alto, il che spiega perché il canottaggio è un ottimo modo per migliorare la composizione corporea riducendo la massa grassa e facilitando la perdita di peso.

I benefici del canottaggio indoor

Tuttavia, il canottaggio non è uno sport esattamente accessibile a molti, in quanto richiede la presenza di almeno un club di canottaggio – e quindi la presenza di una qualunque specchio d’acqua abbastanza grande per praticare questo sport, cosa che non tutte le città hanno.

Eppure troviamo molto spesso, all’interno dei locali della maggior parte dei fitness club, uno o più remoergometri, detti più volgarmente vogatori, a volte molto poco utilizzati.

Non c’è da stupirsi. Il canottaggio nasce da un gesto atletico, la vogata, che di certo non è spontaneo come pedalare o camminare; c’è una tecnica giusta da imparare, che a volte nemmeno un allenatore di fitness medio conosce alla perfezione. In ogni vogata, c’è una attivazione combinata di tre diverse parti del corpo, che devono lavorare all’unisono.

Il lavoro del “core” in questo sport è certamente essenziale in quanto rappresenta, insieme all’attivazione dei glutei, la chiave di volta tra il lavoro svolto dalla parte inferiore (estensione delle gambe) e superiore del corpo (estensione del tronco e successiva flessione delle braccia). Tale movimento, se eseguito male, può causare seri traumi, a partire da  lombalgie, lombo-sciatalgie, sindrome del piriforme ed ernie discali, le lesioni più temute da ogni canottiere del mondo.

Allo stesso tempo, anche nei migliori vogatori presenti sul mercato, ci sono sempre differenze più o meno significative rispetto alle reali condizioni del canottaggio in acqua, che nel lungo periodo possono causare un inevitabile sovraccarico per i distretti muscoloscheletrici maggiormente coinvolti nel gesto di vogata.

Scopriamo quali sono le differenze sostanziali tra il canottaggio indoor e quello outdoor.

1. Resistenza dell’acqua

Nel momento in cui il canottiere mette i remi in acqua, inizia la fase di accelerazione. Poi il canottiere deve tirare i remi il più possibile esprimendo i valori di potenza più elevati. Maggiore è la forza applicata e la velocità della vogata, maggiore è la potenza raggiunta durante il gesto tecnico.

Chiaramente, più la resistenza offerta dal vogatore è omogenea dall’inizio alla fine del movimento, maggiore sarà la somiglianza con la sensazione dei remi in acqua, e quindi la possibilità per l’atleta di allenare ed affinare un gesto efficace e potente.

Nella maggior parte dei vogatori presenti sul mercato questo, purtroppo, accade raramente, poiché sono costruiti con componenti meccanici che, per la loro conformazione o montaggio, comportano difetti di voga più o meno marcati, compromettendo la qualità complessiva della sensazione di vogata.

2. Catch slip

Direttamente collegato alla sensazione della resistenza in acqua, troviamo che uno dei principali difetti del vogatore per canottaggio indoor, il cosiddetto “catch slip”. Questo tema ha trovato terreno fertile nella letteratura sportiva, come testimoniato da numerosi studi scientifici e da interviste a famosi atleti olimpici.
Che cos’è il catch slip? In breve, il catch slip è il ritardo nell’espressione della resistenza del vogatore all’ inizio della vogata. Dal momento in cui inizia la fase di trazione, la resistenza infatti spesso non è istantanea come invece accade in acqua. Questo fa sì che l’impugnatura si muova rapidamente per poi rallentare dopo pochi centimetri, a causa dell’incontro più o meno improvviso della resistenza. Questa irregolarità, pur presente ma davvero minima nell’acqua, produce un “colpo di frusta” sul rachide, che a lungo andare è estremamente dannosa per la salute dell’atleta.

3. Inerzia del peso corporeo del vogatore

Nei vogatori più comuni, la pedana rimane fissa al telaio e il corpo dell’atleta spinto all’indietro durante la fase di trazione. In una vera imbarcazione, invece, la pedana rimane fissa con la barca, ma l’intera imbarcazione galleggia su un fluido. Se non ci fossero le pale dei remi (“fisse” in acqua), l’atleta spingerebbe la barca all’indietro con i piedi, contrariamente alla direzione di avanzamento della barca.

Questa differenza nel “modello fisico del movimento” genera sul simulatore delle forze inerziali che si aggiungono a quelle effettivamente esistenti e che vengono scaricate principalmente nella parte superiore del corpo, in particolare sulla colonna vertebrale.

Secondo molti, la soluzione potrebbe essere rappresentata dal cosiddetto vogatore “dinamico”, in cui il corpo dell’atleta rimane più o meno stazionario rispetto alla macchina. A livello globale però, questo vogatore ha un’erogazione di resistenza meno simile a quella di un’imbarcazione a remi, genericamente risultando più “leggera” come sforzo complessivo.

Il vogatore dinamico consente inoltre una maggiore frequenza dei colpi e richiede un alto livello di tecnica di voga (purtroppo non molto comune nel mondo del fitness); per questi motivo ha una diffusione principalmente nel mondo dello sport per utilizzi specifici (recupero da infortuni, ad esempio) oppure in allenamento per migliorare le prestazioni aerobiche e anaerobiche degli atleti.

La soluzione di un vogatore statico con resistenza all’aria è oggi la più comunemente adottata sia nel fitness che negli ambienti sportivi (tanto che vengono utilizzati anche per all’interno delle Federazioni nazionali ed internazionali per le valutazioni e test ufficiali dei singoli atleti).

SKILLROW, un tuffo nel mondo dei vogatori

Per rendere il mondo del canottaggio indoor meno ostile ai neofiti e per riportare in auge i tanti benefici associati al canottaggio indoor, noi di Technogym abbiamo deciso di parlare direttamente con atleti d’elìte, cercando di capire dove e come un vogatore possa fare la differenza. Abbiamo progettato e testato con loro un vogatore che mettesse insieme la loro esperienza e sensibilità,  , in modo da portare i benefici dell’allenamento outdoor ad un ambiente indoor.

Nella scelta del vogatore più adatto per l’allenamento sportivo è fondamentale prestare attenzione non solo all’intensità della resistenzama anche alla qualità della resistenza offerta dal vogatore, per renderlo il più possibile simile a quello che troveranno poi sull’acqua.

Il risultato di questi test è SKILLROW di Technogym, un vogatore tecnologicamente avanzato che rispondendo alle richieste di questi atleti, lo rende il miglior vogatore per l’allenamento atletico sportivo indoor, grazie soprattutto alla sua tecnologia innovativa chiamata appunto AQUAFEEL.

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